Una chiesa di pietre vive

Il nostro caro Padre Matteo Pettinari ci scrive dalla missione di Dianra, in Costa d’Avorio. Come sempre lo leggiamo con grande gioia.

 

Carissimi tutti, buongiorno!

Vi scrivo oggi da Dianra, dove stiamo vivendo un bellissimo tempo di formazione con i nostri catechisti sulla celebrazione della fede e sulla bellezza di vivere la liturgia. Forse non c’era clima più adatto per condividere con voi la bellissima notizia che abbiamo da qualche settimana, ma che solo negli ultimi giorni diventa sempre più certa e ufficiale. Si tratta della conferma della data della consacrazione della nuova chiesa parrocchiale di Dianra Village!

Chiesa che, più che essere un edificio o una struttura – per quanto bella – è segno visibile e luminoso di ben altro! E cioè delle pietre vive che siamo noi e voi, della comunione che ci lega in Cristo. Una comunione di diversità che è diventata ricchezza. Una comunione che è un abbraccio in cui ogni differenza diventa tessera di un mosaico magnifico, che si riflette nel mondo e nel cuore della nostra vita, della storia e delle culture che ci accolgono qui a Dianra, un segno vivo dell’amore di Dio…

Desidero quindi dirvi, con molto stupore e gratitudine, che domenica 3 marzo, ultima domenica prima del mercoledì delle ceneri, avremo la gioia di consacrare questa chiesa frutto di anni di condivisione e di cammino, di lavoro e di fatica, di gioie, lacrime e vita condivisa anche con tutti voi.

Grazie ancora per il vostro sostegno e per questo Filo d’Oro di amicizia che ci lega e che fa di noi una grande famiglia, la famiglia di Dio.

Vi mando un grande abbraccio, in comunione con Raphael e tutti i catechisti che vi salutano e con cui viviamo questo bel tempo di fraternità e di formazione. Sono proprio loro, i nostri catechisti, coloro che più capiscono e godono del dono di cui parliamo… e che ne sono infinitamente grati. La loro è davvero una vita fatta liturgia, fatta dono e offerta in tutto ciò che sono e fanno: genitori e sposi/e, contadini e uomini/donne che quotidianamente vivono di un lavoro spesso ingrato e duro, persone che sanno lasciare casa e famiglia semplicemente per condividere il dono della Fede e della Parola con chi ancora non conosce Cristo ogni domenica. Sono i nostri maestri di vita e di fede.

A presto!

 

P.S.

Volevo condividere con voi anche l’esperienza molto bella di sabato scorso. Infatti con Emmanuel Korona – un catechista della parrocchia di Dianra Village – ci siamo recati nel pomeriggio in un villaggio particolarmente sperduto ed isolato, inerpicandoci con la nostra Land Cruiser in una strada molto difficile e distrutta dalle abbondanti piogge di quest’anno – villaggio che si chiama Léyériguékaha e che si trova 10 km più isolato dall’ultimo villaggio sulla strada finora da noi battuta per le celebrazioni (e c’è da dire che anche quest’ultimo villaggio, Bébédougou, è a 18 km da Dianra Village su una strada già difficile).

La ragione di questa visita pomeridiana e notturna era che domenica 4 novembre le comunità con cui Emmanuel celebra avevano ricevuto, per la prima volta, una decina di persone che si avvicinavano alla fede e che desideravano – come si dice qui – “pregare con loro”. Domenica 11 novembre, siccome per la seconda volta queste persone si erano presentate facendo a piedi o in moto vari km per arrivare nel luogo dove lui celebrava la Parola, mi ha detto con gioia : “Padre, abbiamo una decina di nuovi “simpatizzanti”! Perché non andiamo a incoraggiarli con tutti i cristiani dei villaggi limitrofi nel loro villaggio?”. Ed è così che sabato sera, con il catechista Emmanuel, alcuni membri della corale di Dianra Village ed altri cristiani delle comunità a cui si erano riuniti per tre settimane i nuovi arrivati, siamo partiti… ed è stata una gioia indicibile, una commozione grande ed un dono immenso – quelle gioie e consolazioni che solo la vita missionaria può regalare!

Per la prima volta, fin dalla creazione del mondo, a Léyériguékaha è stata celebrata l’Eucaristia e, proprio dono della Provvidenza, il tutto è avvenuto la veglia della festa di Cristo Re!

Per me è stata una grande emozione annunciare ufficialmente per la prima volta, proprio a Léyériguékaha, nella periferia della periferia della nostra comunità parrocchiale, la data del 3 marzo, data della consacrazione della nuova chiesa. Come è stato meraviglioso anche mostrare loro in anteprima assoluta il tessuto che sarà l’uniforme della festa con il disegno della chiesa. Per chi non lo sapesse, qua è tipico che per ogni festa ci sia un’uniforme. E siccome questa è una festa particolare, il tessuto con cui ciascuno poi cucirà il proprio abito (la propria camicia, la propria veste, i propri pantaloni o la propria gonna) l’abbiamo confezionato noi (con l’aiuto prezioso ed indispensabile di alcuni di voi!). Che bello era sabato notte, illuminati dalla gioia della regalità di Cristo che celebravamo – Cristo che regna a partire dagli ultimi, negli ultimi e con gli ultimi essendo lui il primo di loro – mostrare questo tessuto e vederlo acclamato, applaudito, atteso.

Scusate la lunghezza, ma volevo farvi partecipi della mia gioia. Che è anche la vostra.

Vi abbraccio forte!

Padre Matteo Pettinari

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