Ottobre Missionario 2023: cuori ardenti, piedi in cammino

“Cuori ardenti, piedi in cammino” è lo slogan per la prossima Giornata Missionaria Mondiale (GMM) che si celebrerà domenica 22 ottobre.Sono gli atteggiamenti dei due discepoli che, in cammino verso Emmaus, vivono incontrando Gesù nella loro strada.Proprio dal calore di questo incontro vissuto con gioia si delinea un domani di fiducia, speranza, passione, sogno e gratitudine, con il desiderio di intense e qualificate relazioni.Da questo incontro scaturisce il mettersi in cammino ricordandoci “la missione ad gentes, la missione data alla Chiesa dal Signore risorto di evangelizzare ogni persona e ogni popolo sino ai confini della terra”.Qui sono scaricabili i materiale per l’animazione e la preghiera a disposizione delle comunità.Ulteriore materiale è scaricabile dal sito della Fondazione Missio.

Festival della Missione 2022

Il Festival della Missione sarà una grande festa d’incontro e di riflessione sul mondo missionario.

Si dispiegherà nelle piazze, nelle vie, nei luoghi quotidiani della realtà vivace e dinamica di Milano dal 29 Settembre al 2 Ottobre.

Il Festival offrirà momenti di incontro e di confronto, per comprendere meglio sé stessi, noi e il presente, condividendo la speranza che batte nel cuore, negli sguardi e nella vita più umana dei missionari e missionarie.

Sarà l’occasione per presentare la sfida sempre nuova della missione evangelizzatrice della Chiesa, che esce da se stessa e porta al centro le periferie, coinvolgendo anche i giovani, attraverso una prospettiva inedita e coraggiosa, quel “VIVERE PER-DONO” scelto come tema e titolo.

Questo è il volantino del festival: Festival della Missione 2022

Per trovare informazioni ed eventi: https://www.festivaldellamissione.it/

Ottobre Missionario 2021: Testimoni e Profeti

Il messaggio di Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale (GMM) ci esorta ad essere “Testimoni e Profeti” con lo stesso coraggio di Pietro e Giovanni che, davanti ai capi del popolo e agli anziani, non hanno paura di dire: “Non possiamo tacere quello che abbiamo visto ed ascoltato”.

È l’invito a farci carico e a far conoscere ciò che portiamo nel cuore.

Trovi tutto il materiale per l’animazione dell’Ottobre Missionario qui.

Inoltre, come sempre, il Centro Missionario Diocesano si mette a disposizione per qualsiasi attività missionaria da poter fare insieme nelle varie realtà.

Giornata dei Missionari Martiri 2021

Il 24 marzo 1980, mentre celebrava l’Eucarestia, venne ucciso Monsignor Oscar A. Romero, Vescovo di San Salvador nel piccolo Stato centroamericano di El Salvador.

La celebrazione annuale di una Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri, il 24 marzo, prende ispirazione da quell’evento sia per fare memoria di quanti lungo i secoli hanno immolato la propria vita proclamando il primato di Cristo e annunciando il Vangelo fino alle estreme conseguenze, sia per ricordare il valore supremo della vita che è dono per tutti. Fare memoria dei martiri è acquisire una capacità interiore di interpretare la storia oltre la semplice conoscenza.

Per celebrare la ventinovesima Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri è stato scelto lo slogan “Vite intrecciate”. Il missionario martire è tessitore di fraternità: la sua vita si intreccia con quella dei popoli e delle culture che serve e incontra. L’umanità intera intreccia la propria esistenza con quella di Cristo, riscoprendosi così tralci della stessa vite.

Trovi tutto il materiale disponibile per la giornata a questo link.

Sao Luis: la testimonianza di Suor Lindalva

Suor Lindalva, delle suore della Redenzione di Sao Luis in Brasile, offre la sua testimonianza missionaria durante la Veglia di Preghiera che si è tenuta in Cattedrale a Senigallia sabato 20 ottobre, in occasione della Giornata Missionaria Mondiale 2018.

 

 

Il cuore della missione è giovane!

Come molti di voi sapranno, il mese di ottobre è dedicato alla missione nelle sue diverse declinazioni. Quest’anno il tema della Giornata Missionaria Mondiale, che si celebrerà domenica 21 ottobre 2018, si ispira al Sinodo dei Vescovi che si sta svolgendo a Roma: “Giovani per il Vangelo”. Il titolo, che accompagnerà anche la Veglia Missionaria di sabato 20 ottobre, racchiude così due dimensioni: da una parte, si riferisce ai giovani che offrono la loro vita per l’annuncio e la testimonianza del Vangelo; dall’altra ci ricorda che la missione evangelizzatrice richiede, sempre e comunque, di essere “giovani”.

Come ricorda Papa Francesco, questo è uno slogan che ci testimonia che la giovinezza del cuore non è anagrafica, non è geografica, ma è frutto del nostro uscire, con cuori accoglienti, occhi spalancati sul nostro mondo vicino e lontano, del nostro osare nella straordinarietà del quotidiano, nell’eterna giovinezza dello Spirito che rinnova e fa bella ogni vita, ogni cosa. È la novità del Vangelo che rende giovani perché parla di Gesù di Nazareth, Parola vivente, che continua a camminare e a incarnarsi nella storia quotidiana di ogni popolo della terra. È il Vangelo che ci rinnova rendendoci profeti, portavoce di Dio e dei popoli che lottano per la liberazione di ogni uomo e donna da ogni tipo di schiavitù e oppressione.

La nostra diocesi raccoglie questo invito che guarda lontano ed esce dagli steccati e dai personalismi per volgere lo sguardo verso l’altro.

In questo slogan è forte il richiamo alla freschezza dell’impegno ad gentes che riguarda tutte le comunità cristiane nel loro complesso, indipendentemente dall’età anagrafica. Per essere missionari e missionarie insomma bisogna sempre e comunque avere un cuore giovane!

Con questo atteggiamento nel cuore, ogni cristiano della nostra diocesi è invitato a celebrare la missione nei suoi due eventi caratterizzanti. Il Centro Missionario Diocesano (CMD) vi invita pertanto alla Veglia Missionaria di sabato 20 ottobre alle ore 21.00 in cattedrale a Senigallia alla presenza del vescovo Franco e con la testimonianza di suor Lindalva (suora della Redenzione) che opera nella comunità di Sao Luis e Fortaleza nel nord-est del Brasile ed alla Giornata Missionaria Mondiale di domenica 21 ottobre all’interno delle proprie parrocchie. Siamo chiamati anche a coinvolgerci con gesti concreti di solidarietà a sostegno delle giovani Chiese e dei missionari che si impegnano nelle periferie del mondo, nell’annuncio del Vangelo e nella promozione umana in particolar modo con i piccoli e gli impoveriti.

Stefano Pioppi

Sulle Strade del Mondo 2018

A Mondolfo, domenica 7 ottobre, Riccardo, Gioele, Martina, Giada, Pietro, Luca e Jessica hanno condiviso la loro esperienza di missione in Brasile, India, Costa d’Avorio, Argentina e Cile.

Riviviamo le loro testimonianze nel video dell’incontro.

 

In preghiera per la pace

Si celebrerà il 23 febbraio, primo venerdì di Quaresima, una Giornata di preghiera e digiuno per la pace, in particolare per il Sud Sudan e la Repubblica Democratica del Congo. L’iniziativa è stata lanciata da Papa Francesco durante l’Angelus di domenica 4 febbraio, proponendola anche ai cristiani delle altre Chiese e ai seguaci delle altre religioni, “nelle modalità che riterranno più opportune, ma tutti insieme”.

In particolare nella nostra diocesi, alle 19.15, la S. Messa in Cattedrale sarà dedicata alle popolazioni della Repubblica Democratica del Congo, del Sud Sudan e della Siria.

Di seguito un approfondimento dell’Agenzia S.I.R. (Servizio Informazione Religiosa).

“Significa molto per noi sapere che non siamo soli nella nostra sofferenza e nel nostro dolore e che il mondo ecumenico è con noi e ci sostiene nel nostro cammino verso la pace e la riconciliazione”. È padre James Oyet Latansio, segretario generale del Consiglio delle Chiese cristiane del Sud Sudan, a farsi portavoce dei cristiani sudanesi e a dare il polso di come il Paese ha accolto l’iniziativa di papa Francesco di indire una Giornata mondiale di preghiera e digiuno per il Sud Sudan e la Repubblica Democratica del Congo, due Paesi afflitti da conflitti, disordini e carestie.

Nell’Angelus di domenica 4 febbraio, il Papa aveva lanciato questa iniziativa, “dinanzi al tragico protrarsi di situazioni di conflitto in diverse parti del mondo” e aveva proposto una speciale Giornata di preghiera e digiuno per la pace il 23 febbraio prossimo, venerdì della Prima Settimana di Quaresima, invitando anche i fratelli e le sorelle non cattolici e non cristiani ad associarsi “nelle modalità che riterranno più opportune, ma tutti insieme”.

Scambi intensi di corrispondenza. Nei giorni successivi, il segretario generale del Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc), il pastore Olav Fykse Tveit, ha ricevuto una lettera del card. Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. “La preghiera di tutti i cristiani quel giorno per il dono della pace – scrive il cardinale – sarebbe un autentico segno di solidarietà e vicinanza a coloro che soffrono in queste nazioni e soprattutto ai molti cristiani di diverse Chiese che vivono lì e, inoltre, sarebbe un passo concreto nella testimonianza condivisa del Vangelo della pace, di cui il mondo ha tanto bisogno”. Il pastore Tveit ha quindi accolto l’invito del cardinale Koch ed ha a sua volta inviato una lettera alle Chiese membro del Wcc, ribadendo come siano soprattutto i bambini, i giovani e le donne a essere tra le persone più colpite dalla crisi.

“Milioni di donne e ragazze sono esposte a violenze di ogni genere in queste aree colpite dalla crisi”.

I numeri – resi noti dal Wcc – sono allarmanti. Nella Repubblica Democratica del Congo, 4,3 milioni di persone sono sfollate e, quest’anno, 13,1 milioni di persone avranno bisogno di assistenza umanitaria. Nel Sud Sudan, durante gli ultimi quattro anni di conflitto, 2 milioni di persone sono fuggite dalla nazione e circa 1,9 milioni di persone sono sfollate internamente. Altri 7 milioni di persone all’interno del Paese – quasi i due terzi della popolazione – hanno bisogno di assistenza umanitaria.

In prima linea c’è anche la Comunione anglicana. Il loro servizio di informazione dedica all’iniziativa un approfondimento parlando di “una risposta positiva e globale” all’invito di papa Francesco da parte delle province anglicane sparse nel mondo e dei loro leader. Tra questi l’arcivescovo Masimango Katanda Zacharie, primate della provincia anglicana del Congo, che ha espresso la sua felicità per la proposta del Papa e ha detto che i vescovi della provincia hanno incoraggiato le loro Chiese a prenderne parte.

Nella “lista” stilata dal Servizio informativo anglicano compare anche l’arcivescovo di Cape Town, primate del Sud Africa, rev. Thabo Makgoba, che per la Giornata ha scritto una speciale preghiera che verrà letta venerdì e nelle liturgie di domenica. In Nuova Zelanda, l’arcivescovo cattolico di Wellington, cardinal John Dew, ha scritto un messaggio insieme ad uno dei primati della Chiesa anglicana, l’arcivescovo Philip Richardson, invitando i loro fedeli alla preghiera e al digiuno. “C’è bisogno di pregare per il Sud Sudan, specialmente in questo momento in cui i leader del Sud Sudan sono ad Addis Abeba per i colloqui di pace”, scrivono i vescovi anglicani del Sud Sudan: “La preghiera è molto importante perché è la nostra arma come cristiani. Preghiamo affinché Dio Onnipotente possa trasformare i loro cuori e incoraggiarli ad abbondare i progetti di guerra per costruire la pace. Noi, sud sudanesi, siamo stanchi della guerra”.

Dal Vaticano. Interpellato dal Sir, mons. Andrea Palmieri, sottosegretario del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, racconta come in questi giorni il dicastero sta raccogliendo notizie di diverse iniziative. “Stiamo leggendo le risposte che abbiamo ricevuto dai capi delle Chiese ortodosse e dai responsabili delle altre Chiese e Comunioni che hanno espresso la loro partecipazione all’iniziativa del Papa”. Si tratta però di “informazioni frammentarie e ancora in divenire”, per cui al momento è impossibile stilare una lista completa. E comunque – si fa notare al dicastero vaticano – il Papa non ha chiesto nulla ad alcuno, per cui nessuno è tenuto a dare una risposta. Ha semplicemente espresso il desiderio che anche i fratelli e le sorelle delle Chiese cristiane partecipino a questa Giornata, auspicio che il dicastero ha ritrasmesso.

Di “riscontro positivo all’invito del Santo Padre” parla anche il Pontificio Consiglio del dialogo interreligioso che il 6 febbraio in una nota ufficiale ha sostenuto il desiderio del Papa di allargare la preghiera e il digiuno anche ai fedeli delle altre religioni, “consapevole che le religioni possono contribuire grandemente all’ottenimento e al consolidamento della pace”. Anche il dicastero ha inviato una lettera a tutti i partner del dialogo invitandoli a “vivere momenti di preghiera, digiuno e riflessione secondo la propria tradizione e nei propri luoghi di culto”.

In Italia, la Lettera del dicastero vaticano è arrivata anche all’imam Yahya Pallavicini, della Coreis (Comunità religiosa islamica), che a sua volta ha sensibilizzato tutti i delegati nelle 9 regioni d’Italia e le Comunità islamiche con i quali sono in contatto. “Nell’appello del Papa – dice al Sir l’imam – c’è un discorso umanitario e una sensibilità fraterna. Siamo richiamati all’essenza dell’uomo e alla concretezza della fratellanza”. Molto apprezzato dai musulmani l’invito alla preghiera e al digiuno da vivere “secondo la propria tradizione e nei propri luoghi di culto” perché dimostra che “si possono fare cose insieme, pur rimanendo ciascuno nel proprio posto, lanciando un livello nuovo di rispetto e di impegno”.

M. Chiara Biagioni, Agenzia SIR, 21 febbraio 2018.

Uomo che viene dal mare

In occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato di domenica 14 gennaio, Giorgia Pettinari, membro del CMD di Senigallia, ci presenta la sua scultura “Uomo che viene dal mare”, esposta in occasione della Biennale Arteinsieme 2017 presso il Museo Tattile Statale Omero di Ancona.

Tecnica e materiali: scultura in bronzo, cristalli di marmo e ferro.

Dimensioni: 8 x 30 x 22,5 cm

“Uomo che viene dal mare” è un omaggio ai migranti, di ieri e di oggi. Uomini in viaggio che sfidano il mare in cerca di vita, ma che spesso trovano morte. Uomini in viaggio col loro bagaglio di sogni e debolezze, che le intrepide onde avvolgono, scuotono e… lasciano a riva. A Lampedusa c’è una Porta sul Mare che, come disse Padre Kizito Sesana, «è per un traffico a due direzioni», ovvero per chi arriva e per chi accoglie e forse partirà; la mia scultura, seppur non viva di questa dualità, spero possa far riflettere e dolcemente meditare così come lo fa “Porta d’Europa”.

In “Uomo che viene dal mare” il pesce affonda se stesso a riva: è di bronzo, pesante, freddo, un corpo privo di vita, ma con grandi potenzialità luminose; così è anche l’uomo, nel cui animo si cela un bagliore di luce che a volte, purtroppo, non si sprigiona e non è rivelato. Il suo corpo giace sulla spiaggia, una distesa di cristalli di marmo, materia luminosa e accattivante agli occhi di chi arriva, eppure dietro questo fascino esteriore si nasconde grande aridità: la pietra infatti non nutre, non porta vita… da lontano sembra si tratti di cristalli di sale, materia che dà gusto e sapore alle cose, ma sale non è.

Con l’augurio che “Uomo venuto dal mare” possa far contemplare con mani, occhi e… cuore.

Giorgia Pettinari

gio.petti@yahoo.it

Veglia Missionaria 2017 – Video

Riviviamo la Veglia Missionaria di sabato 21 ottobre 2017, in Cattedrale a Senigallia, presieduta dal Vescovo Franco (qui il momento dell’omelia) e con la bella testimonianza di Giuseppe e Sonia sull’esperienza missionaria della loro famiglia in Cina (qui il momento della testimonianza).