Le Giornate Nazionali di Assisi – Gli Atti

Gli Atti della 15a edizione delle Giornate Nazionali di Formazione e Spiritualità Missionaria, svoltesi ad Assisi lo scorso agosto, sono un’ottima introduzione all’imminente Giornata Missionaria Mondiale.

Eccone l’incipit ed il link alla versione multimediale.

Si è tenuta nella consueta cornice della Domus Pacis a S. Maria degli Angeli (Assisi) dal 24 al 27 agosto 2017 la 15a edizione delle Giornate Nazionali di Formazione e Spiritualità Missionaria dell’Ufficio Nazionale per la Cooperazione Missionaria tra le Chiese.

Il titolo “La Messe è molta. Ma noi cosa vediamo?” si inserisce nel tema della Giornata Missionaria Mondiale 2017. “Gesù, profeta e anche più di un profeta, vedeva cose che gli altri non vedevano”, dice il volantino di presentazione dell’iniziativa. “Ce le ha mostrate, senza reticenze e a tratti anche con forza. Tuttavia ancora oggi fatichiamo a vedere. Se vogliamo essere almeno un po’ fedeli all’invito di annunciare il Regno di Dio al mondo intero, lo sguardo di Gesù deve continuare a istruire il nostro attraverso il vangelo e la testimonianza profetica di tante sorelle e fratelli (dentro e fuori la chiesa)”. Le cose stanno così, continua: “Noi siamo infastiditi da persone confuse e petulanti, lui legge bisogni e ne ha compassione; noi vediamo della gente curiosa e invadente, lui accoglie l’anelito di una messe matura; noi viviamo la fatica apostolica come una sconfitta, lui continua a ripeterci che lì, proprio lì e non altrove, ha un popolo numeroso; noi saremmo quasi decisi a lasciar perdere per troppa semente sprecata, lui ci invita a seminare ancora, e ancora, con maggior generosità…”

Questo è stato il tracciato biblico delle lectio, condotte con competenza dal biblista Luca Moscatelli, che ha dato ogni giorno il giusto inizio ai lavori. Le giornate sono state scandite da dilemmi: «silenzi o clamori?»; «deserti o campi di grano?»; «pochi o tanti?»; «per molti o per tutti?». Non si è trattato necessariamente di scegliere. Anzi, queste polarità hanno avuto lo scopo soprattutto di far intuire complessità, tensioni irrinunciabili per navigare nell’oggi. Sul tavolo dei relatori si sono succeduti Gabriella Caramore, saggista, S.E. mons. Daniele Gianotti, vescovo di Crema, don Gian Luca Carrega, biblista e responsabile della pastorale della cultura a Torino, Glenda Franchin, filosofa dell’Università Cattolica. Ha celebrato con il gruppo, composto da più di 200 persone, anche il vescovo di Assisi mons. Sorrentino.

Continua qui.

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