Ciao Dianra

Carla ha lasciato Dianra per tornare a Chiaravalle: ecco il racconto della sua partenza, assieme a Pietro e Roberta, dalla Costa d’Avorio.

 

La jeep macina km e km, p. Raphael è alla guida mentre p. Matteo, Pietro e Roberta, nonostante gli scossoni, le buche ed il rumore, sonnecchiano. Io guardo scorrere, affascinata come sempre, il rosso della pista ed il verde della “brousse”, ancora più vivaci dopo la pioggia recente. Mentre sono persa in questa contemplazione una buca, più profonda, mi scuote e realizzo: “Dianra è già a sette ore da qui! E noi siamo diretti ad Abidjan per prendere l’aereo per l’Italia!!!!”

È come aprire una diga, un fiume di volti mi scorrono davanti agli occhi : Christ, Jean Bosco, André, Bienvenuée et Philippe, dei piccolini che ho coccolato e sommerso di baci! E poi Jaqueline, che stringendomi in un abbraccio poderoso sussurra: “Dio è grande, ci rivedremo”. E Catherine a cui per fermare l’emozione dico: “Ci vediamo domattina per la preghiera”. Ange che da giorni, con le lacrime agli occhi ripete: “Non ci posso pensare, mi fa star male”. Yolande, amica dei pensieri intimi : “Aspetto il tuo ritorno”. E poi Rokia, Siaga, Daou,Thérèse, Susanne, Adèle e gli altri… impossibile citarli tutti, ma tutti sono presenti nel mio cuore. Allora gli occhi non riescono a trattenere le lacrime.

Un mare di pensieri ed emozioni si intrecciano: la gioia del ritrovarsi, il piacere di conoscersi, la partecipazione alla dedicazione della chiesa nuova, la condivisione con la delegazione di Senigallia, lo stupore della visita ad Alasso – il villaggio nella “brousse” senza illuminazione, o quella a Yeretiélé, dove i bimbi sono scappati in lacrime perché non avevano mai visto un bianco. L’allegria del matrimonio senufo, il dolore per la mamma morta di parto. L’affetto ricevuto da tanti, da alcune amicizie diventate, nonostante le difficoltà della lingua, così forti da cogliere anche i pensieri inespressi. L’affetto dei bimbi sempre calorosi, che specialmente negli ultimi tempi, avvertendo un cambiamento, mi hanno riempito di baci stringendosi a me. L’affetto dei tanti parrocchiani che sono venuti con doni in natura o personali : Martine, Jules, Emile, Claire…

La malinconia della partenza che quando arrivi è già nell’angolo più profondo della valigia, perché fa parte del viaggio ma che fa male al cuore.

Signore, grazie per il bello ed il buono che hai seminato in me in questo tempo prezioso a Dianra, particolarmente nei giorni intensi, diversi e forti del triduo pasquale, condiviso con tanti fratelli felici della gioia vera e semplice che solo la Fede sa donare. Concedimi di saper testimoniare al ritorno, nel mio quotidiano, quanto ho vissuto, guardando con occhi e cuore nuovi, perché Cristo è risorto!!!

Ciao Dianra!

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