Progetto “NonSoloPozzo”

La nostra diocesi è ricca di esperienze di cooperazione missionaria che vogliamo aiutare a far conoscere, come il progetto “NonSoloPozzo”, sostenuto dalla Parrocchia del Portone di Senigallia fin dal 2005. Presentiamolo così come lo descrive la parrocchia stessa.



Gli inizi

Una giovane coppia muore di aids, una bambina rimane orfana, un prete cerca aiuto, una donna accoglie la sua richiesta.
Storie di morte, amore, resurrezione. La storia del mondo e della Chiesa. Su queste basi nasce il progetto “NonSoloPozzo” della parrocchia del Portone.
Il prete, Padre Peter Ndunguru della parrocchia di Lowerere, 15000 abitanti nella regione di Rombo in Tanzania, alle falde del Kilimanjaro, nel 2005 viene a Senigallia per ringraziare chi ha “adottato” la bambina orfana. Così conosce altre famiglie amiche, Don Giuseppe e Don Francesco, sacerdoti al Portone. Racconta che la zona dove vive è molto arida ed è molto grave la mancanza di acqua. Durante una cena viene l’idea di suggerirgli la costruzione di un pozzo.
Tornato a casa, padre Peter si mette in azione e poco dopo presenta un progetto per la costruzione di un pozzo, chiedendo il nostro aiuto. E’ subito chiaro che non ci si può fermare al pozzo e ad un mero aiuto economico. Da questa consapevolezza scaturisce il nome del progetto.

In seguito alla visita in Tanzania nel giugno 2008, abbiamo scelto di permettere ai ragazzi di Lowerere di frequentare la scuola. Infatti la povertà è tale che molti ragazzi non possono pagare la retta scolastica. Anche la divisa diventa un ostacolo alla frequenza delle scuole: alcuni ragazzi non ne possiedono una e non hanno vestiti dignitosi, per cui si vergognano di presentarsi in pubblico, sia a scuola sia in chiesa. Molti bambini e ragazzi, senza la scuola, vivono in condizioni estremamente misere, tutto il giorno lasciati soli dai genitori che si recano al lavoro.

Cosa è stato fatto.

  • Nel 2008 abbiamo realizzato una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana, necessaria per soddisfare i bisogni dei bambini e dell’intera comunità.
  • Dal 2009 circa 30 famiglie della Parrocchia sostengono gli studi di alcuni ragazzi di Lowerere. In questi anni hanno concluso il loro percorso scolastico ben 41 ragazzi! Abbiamo inoltre fornito delle macchine da cucire per far lavorare le ragazze. Nell’anno scolastico 2015/16 abbiamo sostenuto gli studi di 20 ragazzi (dall’asilo alle scuole superiori) e 2 studentesse universitarie.
  • Tra il 2010 e il 2012 abbiamo costruito un asilo per 200 bambini, perfettamente funzionante e dotato di cucina che ogni giorno fornisce il pasto ai bambini. Inoltre in occasione della Quaresima 2011 i ragazzi del Catechismo e dell’ACR della Parrocchia hanno acquistato le divise per tutti i bambini che frequentano l’asilo. Oggi l’Asilo San Pio IX è una realtà molto qualitificata per il grado di preparazione delle maestre e richiama iscrizioni da una vasta area della Tanzania.

Siamo parrocchie sorelle.

Siamo convinti che la bellezza di ogni relazione di aiuto è che non è mai a senso unico. La gente di Lowerere ha tanto da trasmetterci e la vera ricchezza non sta nel pozzo, ma nella relazione di amicizia che vogliamo costruire.

Siamo diversi per cultura, stile di vita, condizioni economiche e abitudini, ma nonostante tanta distanza siamo fratelli in umanità e nella fede e formiamo un solo corpo in Cristo. La comunità di Lowerere ci ricorda sempre nelle celebrazioni eucaristiche, soprattutto nelle giornate delle Comunioni e Cresime. Manteniamo acceso questo “fuoco”: pregare gli uni per gli altri ci fa essere comunità aperte sul mondo e uniti nelle necessità.

Per saperne di più.

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